su quel destriero alato
-dannazione irriverente-
ho raggiunto la terra di frontiera
dove l’anima di sovrappone
al mio tormento
di uomo senza tempo
è un deserto di sabbia incantata
l’orizzonte una linea di argento
e la luna un ciondolo di cristallo
in quelle dune di velluto
vedo il profilo dei mie pensieri
il cielo specchio delle illusioni
tra quei confini senza spessore
che esistono per essere superati
fili di avidità
circondano la mia solitudine
e comprimono la mia lucidità
sono orme senza ombra
quelle che lascio dietro di me

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Intarsio di sentimenti e pensieri a comporre un ritratto di vita e solitudine. Apprezzabile come sempre la tua sensibilità e la tua capacità introspettiva.
La terra di frontiera…è un’altro punto di partenza…
“in quelle dune di velluto
vedo il profilo dei mie pensieri”
che incanto questo passaggio….
un bacio Gio
[è un ricamo questa tua poesia…e grazie per quello che hai detto da me…ma non mi sento poetessa]
..mancavo solo io….ma che balla poesa….pciu..pciu….titty
M’infilo nell’harem perchè con uno “Sceicco” della poesia, come te, proprio non se ne può fare a meno 🙂
E’ fatato il mondo dei tuoi versi e la leggerezza della tua penna fa del tuo blog un vero “tappeto volante”…
ecco il poeta ascolarsi…e in quel riverbero esala il mio pensiero…grazie POETA!
ciao Nunzio
Mai le tue orme non avranno ombra, fino a che pervaderai il cielo di questi colori. In quella terra di frontiera, vagano le nostre anime di eterni e dannati cantori del nostro tempo.
Immagini incantate ed incantevoli intarsiate di una goccia di malinconia…Come passeggiare sulla riva e veder le proprio impronte cancellate dall’acqua..
Un caro saluto!