Ci sono due specie di persone....
ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono...
e ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita...
ci sono gli attori..
ci sono i funamboli..
Il poeta, il vero poeta, possiede l'arte del funambolo.
Scrivere è avanzare, parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino di un libro. Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna. Non è neppure andare dritto su una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quando cascate di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile per il poeta è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della vita all'altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure un istante dalla corda dell'immaginazione. In verità il difficile è diventare funambolo della parola...
(brano tratto dal romanzo "Neve" di Maxence Fermine)
è li accanto a te…in una cornice mistica, dove si percepisce la magia dei luoghi.
Immerso in un vulcano,giochi a specchiarti nell’acqua.
Sei un poeta straordinario, per sempre Madlen
Splendida composizione, sicuramente introspettiva, bello anche il modo sinuoso di concatenare i versi.Esempio sempre ricercato e raffinato di far poesia.
Radioso fine settimana:-)Arsinoe
Piacevolmente magica…
[e tu sei un poeta con la P maiuscol…e ferocemnte intrigante;-)]
parole lievi ed immagine deliziosa.
Un bell’infuso di poesia, non guasta mai.
buon fine settimana.
Ma che bella magia!!! Orientale è il nome della ragazza vero?
Un nuovo magico amore ti porta l’anima nel immenso mistero dell’amore!!! Complimenti Lorenzzino…
Tepore di anima che si scioglie ed emoziona. Bello tornare a rileggerti.
Letta d’un fiato…
“Samirah adesso dorme…”
Bellissima
Amo entrare nelle tue parole….
subisco il fascino e la magia…
Assaporo il miele che cola in questa limpida nebbia..
.-) Un sorriso e grazie dei tuoi commenti Mia
Samirah:dall’arabo, donna che intrattiene. Sin qui l’origine del nome di donna, in calce alla tua lirica. Tuttavia, non potrebbe essere così riduttivo, il significante del pezzo, essendo intitolato “ Intimità”, ove s’intende un connubio non solo di sensi, ma di complicità inconfessate e/o inconfessabili, che in qualche misura si intravedono nel testo. La prima strofa pare voler contestualizzare un momento catartico, laddove il lago, così particolarmente sfumato di ombre grigie, assume una connotazione di grande valenza simbolica. Infatti, esso può rispecchiare ciò che sulle sue rive si affaccia, e partecipa, per questa ragione, sia al simbolismo delle acque che dello specchio. La proprietà riflettente del lago lo mostra come un occhio che, dal mondo ctonio, arriva in superficie per spiare e riportare quanto appartiene al mondo dei vivi. La profondità, il buio, il colore delle acque, la suggestione della cornice naturale lo rendono luogo di misteri, consacrato a qualche divinità naturale, o simbolico e liquido altare di culto. Nel passato, Si fantasticava sulle acque lacustri e sulle meravigliose costruzioni sommerse, dimore di sirene ed esseri acquatici misteriosi e malevoli, pronti a catturare il malcapitato che avesse osato, in solitudine, avvicinarsi al loro territorio, per trascinarlo in un regno di morte. Dal lago le immagini riflesse attiravano e affascinavano, e queste, confondendosi e mutando con la luce, potevano fornire risposte, presentare verità o lasciar intravedere nuove possibilità, ma potevano anche, impietosamente, mostrare le parti nascoste e recondite dell’animo umano. Questa connessione tra profondo e superficiale, tra verità di ciò che si rispecchia, e fantasie e visione di ciò che dal fondo emerge, è forse la caratteristica primaria che rende il lago simbolo di un flusso ininterrotto, di un canale di collegamento tra conscio e inconscio, mentre la forma concava e contenitiva accentuano il senso di accoglienza e di protezione umida e ricettiva da grembo materno, luogo in cui ritirarsi per riacquistare le forze e riemergere risanati. Per questo, nell’immagine spaziale con cui hai aperto la lirica, ci vedo un simbolismo di introspezione e raccoglimento, al bisogno di guardare in se’ con chiarezza, per accettare le proprie fantasie o illusioni, farsene spronare o liberarsene. E, sempre nella prima strofa, introduci anche la dimensione temporale, in cui questi versi sono contestualizzati: quegli antichi canti e quei simulacri divini che fanno pensare ad un’epoca pagana, ove non vi è traccia di un coinvolgimento vessato dalla religione( intesa nell’accezione più classica). Improvvisamente, ma senza nessuna cesura legata a punteggiatura e/o congiunzione, la lirica diventa sensuale, introducendoci in tepori intimi, alitati ed umidi, ad evocare un momento di passione, che cresce in maniera esponenziale, in una forma retorica di polisindeto ascendente, reso ottimamente in quella metafora del torrente lavico, eruttato in forma brutale, come le eruzioni vulcaniche, per l’appunto. Poi, in un climax discendente, gli animi si placano, insieme ai corpi, che si ovattano in un silenzio pagano, ma la cui essenza è impregnata da una carica erotica, non già soddisfatta ed appagata, dal momento che rimane il sentore dei frutti di bosco( con la loro tavolozza di colori che sfuma dal rosso al violetto, nei colori, mentre nei sapori sfumano in un crescendo dal dolce all’amarostico del retrogusto) a stigmatizzare nuovi amplessi futuri. La penultima strofa, che è sublimata da quel verbo” cola”, mi è apparsa come il preludio alla trasformazione, insita in tutta la lirica, in un mondo nuovo, con una nuova “ vita”, slegata dalle convenzioni del vivere quotidiano. E ce lo dicono quelle labbra schiuse alla meraviglia, ad accogliere una volta ancora il frutto di una passione condivisa a 360°. Infine il poeta sceglie di chiudere il brano con un coupe de theatre, nel sonno della sua amante, che placidamente sottomessa ai piedi di lui, finalmente gode del tepore di un sonno sereno. Una prova molto ben costruita, benché appaia piuttosto spontanea la redazione estemporanea ( quella copula” è” al capoverso della penultima strofa mi fa presumere un dettaglio sfuggito alla composizione) che conferma, ancora una volta, la tua capacità di esternazione emozioni e sensazioni in una forma che va al di là dei canonici modi di poetare. Un particolare pregio di questo pezzo è il crescendo lento e malinconico dello svolgersi dei versi, che pur non sono fortemente caratterizzati dal ritmo, ma il lessico, pregevole e sobrio, conferisce loro un’eleganza inusuale e particolarissima. Complimenti ancora. Carmen
buona domenica Lorenzo
splendidi versi come sempre grande
un abbraccio
con affetto e stima
Un grande abbraccio, ancora inebriata dalla dolcezza dei tuoi versi.
Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti. Non camminare dietro di me,
potrei non saperti guidare.
Cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
eleganti e dolcissimi versi per samirah che non c’è piu’..
felice serata
giulia
Splendida atmosfera ricreata.. di una magia che dall’intimo si riversa all’esterno… e viceversa. Bravo poeta 🙂
Oggi ti invito a vedere l’aura di tutto ciò che esiste con me.
E’ semplice e naturale farlo e non necessita di alcuna specifica capacità medianica.
Ci vogliono solo un paio di occhi e sapere come fare.
Ma chissà quante altre volte l’avrai vista anche tu, magari senza chiederti cosa fosse 🙂
Ti aspetto, se ti va.
Un abbraccio pranico :)))
Cri
Merito della misteriosa, tua, “Samirah” 😉 se questi magici versi hanno il sapore di un’antica meraviglia che oltrepassa il tempo stesso, senza confondere, se non in quei profumi intriganti che riempiono di meraviglia l’intimo sentire, esplorare, fermare. Non poteva che esserci un tocco femminile;-)))))) Complimenti Lorenzo;-)perchè la magia è una cosa “tenera”, anche, almen per me, ed è magnifico poterla vivere, assaporare, anche solo immaginare…;-))))))Sei gentile con me, mi lasci rossa in viso, ma credo siano questi versi ad avere una strana efficacia su di me in questo istante.Si, credo sia cosi’;-))))Ti abbraccio, accarezzandoti ne “il sogno intimo di Samirah”^_*Angelika
una superficie increspata appena da qualcosa che è un ricordo lontano..
una fusione di sensi… tutti all’erta a percepire la sacralità del momento
bellissima l’atmosfera
un caro saluto
Margot
Sognare: questo è sogno indotto dalle tue parole. crei le magie che amo
enri*§*
[quando mi commenti mi si aprono le vene…sei meraviglioso]
Grazie Lorenzo,sai quanto ti stimo.E quanto sai toccare il cuore,i tuoi versi sono unici e meravigliosi.Mi lasci sempre senza parole.Baci,Godiva^^
Un’atmosfera magica e soffusa avvolge questi tuoi versi bellissimi…
Un bacio
*danj
Tempo fa mi hai lasciato un commento sul mio blog, l’ho visto solo adesso infatti per tanto tempo mi sono allontanata da questo mondo che ritengo un po falso.
Grazie per essere passato, anche il tuo è magico tanto speciale. Ciao Silvana
Quel nome sussurrato nella chiusa esalta questo testo, già di per sè bellissimo: credo uno dei tuoi piu’ belli.
~
Tra le finestre
l’invisibile mondo
dimora eterna
Sfavillanti scie
siderale sentiero
luna tra stelle
Solo a Dicembre
s’illumina la volta
cielo d’Inverno
~
Eufemia
ops….
dimenticavo i saluti, alla prossima Lorenzo!
sono stata assente forzata dalle tue tracce, ed ora che torno a calpestare le tue orme un tenero vento di stelle mistiche mi sommerge
ben ritrovato Lorenzo!
anche tu in stand by ? spero a presto.
Alessandra
in vena di futuro..
ho lasciato questi versi sui vostri blog..
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Nazim Hikmet
Tantissimi auguri di Buone Feste!!!
*danj
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.
baci…Lia
LâAssociazione Culturale Musa Calliope, augura un sereno
Un cordiale saluto dal Presidente
Nicoletta Perrone
Baci e Auguri!Godiva;)
Radioso inizio di settimana con tanti auguri di Buone feste e splendide illuminazioni poetiche
:-)Arsinoe
rileggo questa tua ultima poesia per l’ennesima volta e vi ritrovo sempre un pizzico di magia in più..
Sia un sereno Natale, dolce poeta.
Lia
â¦oðOðoâ¦
Au-dessus du lac
grisaille des reflets
simulacres divins
tachés
dâÂÂombre dâÂÂancien litanies.
Vaporeuse lâÂÂintime chaleur
parcours soufflés de divination
émissions basiques
dans ce fleuve dessaisi du temps
caillou friable façonné [pierre modelée].
Tamisés les pas
dans le silence païen
baies des bois
épicent lâÂÂesprit.
CâÂÂest une saveur de vie
qui s’écoule
entre lèvres mi-close
de merveille.
A mes pieds
rêve tranquille
Samirah.
â¦oðOðoâ¦
Lorenzo, affreschi con nitide immagini rievocative una visione archiviata ma sempre presenteâ¦nella tua memoriaâ¦
Ritornano i simboli, che anchâÂÂio tanto amo e condivido, dove è concretizzata âÂÂlâÂÂautorevolezzaâ di quel memento speciale.
(Mi hai fatto ricordare Ireos e Setira⦠e forse proprio incitata da questa mia emozione evocativa, mi sono da te lasciata trasportare in una visualizzazione contestuale, parallela).
Molto raffinato è lâÂÂicona della Luce âÂÂgrigiaâ che si lega con forza sin dalle prime parole, scendendo come una fiaccola tenue e poco rischiarante lungo tutti i versiâ¦
Eâ questo lâÂÂincipit pragmatico che permette al lettore di creare la sua âÂÂmagiaâÂÂ. Poiché è dâÂÂincantesimo che parli, quando
lâÂÂemozione è percepibile ma occultata nella âÂÂgrisaille des refletsâÂÂ⦠resta una sorta di bagliore pudico, delicato che accarezza lo sguardo occultando e smussando forme imponenti (i simulacri) .
Nulla è messo a nudo, svelato, scoperto⦠è quindi anche compito del lettore âÂÂindividuareâ il proprio messaggio atavico onde percepire lâÂÂemozione personale che può [il più delle volte] vibrare in sintonia con quella dellâÂÂautore⦠la tuaâ¦
Parliamo dunque di magia. LâÂÂalchimia della luce, della Pietra filosofale⦠lâÂÂeterna ricerca che porta il genere umano dallâÂÂAlfa allâÂÂOmegaâ¦
Tra di loro legati⦠gli elementi: Acqua (il lago) â Fuoco (riflessi di luce) – Terra (eruzioni pietra fusa) – Aria (profumi)
Ma vado oltre, poiché citi Samirah (la Donna â lâÂÂEva cristiana) è la progenitrice, feconda e consenziente, avviluppata nei profumi di bacche di bosco in quel silenzio pagano⦠LâÂÂancella offerta agli Dei, tra i simulacri dove le Forze venerate possedevano lâÂÂonniscienza ed avevano il potere di trasmutare, di trasmigrare⦠poiché immortali. Nel sonno, il sogno diventa realtà⦠mentre il sapore della Vita (ed ecco un simbolo molto chiaro) cola da labbra socchiuse.
NellâÂÂespressione poetica attraverso il simbolismo, qualche volta utilizzi delle particolari sinestesie che, sottilmente, risvegliano nel lettore percezioni diversificate.
Per te la poesia è musica⦠il pentagramma sul quale dipingi impronte indefinite, trasportate lì dai tuoi stati dâÂÂanimo, a volte conturbati ed intimiâ¦
Sono queste le tue realtàmisteriose alle quali giungi attraverso la poesia. Ti distacchi dalla materialità, lasciandoti avvinghiare dalle percezioni occulte dei sogni⦠dove le emozioni dellâÂÂAnima assumono una tale forza da frastornare il tuo sentire [e diventi un fiume in piena, oltre la golena, deborda lâÂÂargine del consueto per ritrovarsi a defluire turbolento ed impetuoso]⦠e lì, dapprima ignaro e poi provocatore, ti risvegli in una nuova funzione catartica. Come acqua [o fuoco] purifichi⦠ritrovandoti.
Quando scrivi⦠lâÂÂintuizione conduce la tua mano a stillare lemmi di provocazione dove lâÂÂanimo umano più inquieto e nascosto, si sveste ai tuoi occhi.
Riporti i tuoi sogni più segreti alla luce della âÂÂrealtà-proiettataâ del qui ed ora⦠e grazie ai simboli, la chiave di lettura assume un contorno di misticismo peculiare.
La tua abilitàbasata sullâÂÂintuizione, ti porta a creare componimenti di rara bellezza⦠[ho scoperto che âÂÂaffiniâ e âÂÂfendiâ i tuoi testi⦠lasciandoli dapprima sedimentare a lungo⦠oso utilizzare metaforicamente il verbo âÂÂmaturareâ al pari di un vino pregiato che è invecchiato in botti di rovere o altri legni odorosi].
Ma di tutte le tue liriche, non saprei quale scegliere⦠ognuna ha le sue particolaritàLorenzo.
Eâ da qualche tempo che [con il tuo permesso] ho iniziato a tradurle liberamente in francese⦠e per me è sempre un emozione nuova⦠Ho provato anche a riformularle in inglese⦠ma lâÂÂinglese che vorrei utilizzare è un inglese antico (hai in mente Shakespeare?) Forse dovrei levare la corazza della Jeanne dâÂÂArc e calarmi nei panni di Ophelia?!
Ho anche provato a tradurre dei versi in spagnolo, inizialmente lâÂÂho trovato armonioso ma poi letto un paio di volte ad alta voce⦠aveva perso la giusta musicalità.
Penso attenderò che altre tue âÂÂemozioni dellâÂÂAnimaâ giungano a giusta maturazione⦠e sono certa che una in particolare⦠saràla mia preferita!
Nel simbolismo possiamo quindi âÂÂcreareâ nel lettore⦠ogni possibile interpretazione!
Sempre ed unicamente allâÂÂautore è data la facoltàdi esprimersi circa le considerazioni emerse⦠âÂÂsvisceramentiâÂÂ⦠come definisco i miei interventi 😉
Questa che lascio è la mia Opinione⦠sempre molto opinabile!
(Mi permetto di specificare che io mi avvaloro unicamente delle âÂÂsensazioni rievocativeâ che percepisco⦠quindi ciò che scrivo non ha nessun pregio didattico/pedagogico professionale⦠dispongo unicamente di una facilità⦠la visualizzazione empatica coadiuvata dalla meditazione extrasensoriale. Sono unicamente una profana, priva di titoli accademici.)
Mi potrei anche esprimere rubando un aforisma di Gustave Moreau: âÂÂcredo solo a ciò che non vedo e unicamente a quello che sentoâÂÂ.
Un bacio a te Lorenzoâ¦
SerenitÃÂ :-)claudine
In questo fiume senza tempo, che scorre inesorabile ti lascio i miei migliori auguri per un sereno Natale
Francy
Il mago di Natale
Di Gianni Rodari
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità ,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà ,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarÃ
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Auguri da TartaMara e dalla nostra Roma
Con affetto
anna
Ti lascio i miei auguri per un Natale che sia felice e sereno. Un abbraccio Stefania
Un abbraccio e tantissimi auguri di un sereno Natale.
Red
il Lago ha sempre una magia ed un’atmosfera molto particolare . son cose che rendi dai sensi nelle tue parole : quel colore grigio sull’increspamento dell’acqua, frutti di bosco ,labbra socchiuse…sempre divino venire a trovarti . è un’oasi qui da te 🙂
ciao , carissimo . ti abbraccio forte . grazie davvero per leemozioni che , pubblicando le tue parole, doni al resto dell’umanità .
Tanti auguri di buone feste
che sia un natale bellissimo
ed ogni giorno poi…
Sempre piu’ bello 🙂
Buone feste Lorenzo 🙂
Ah, distrazione!
Ah, stanchezza..
Â
il vivere allenta da Dio
una cintura troppo stretta
Â
giunge l’aurora come fiore nella bocca
un Amore più grande
grave
porta a toccare il nostro io
portando il dono del Natale!
Auguri
Lunaa
Lia
a href=”http://godivagraphic.splinder.com/” _fcksavedurl=”http://godivagraphic.splinder.com/” _fcksavedurl=”http://godivagraphic.splinder.com/” title= “Creato da Godiva Graphic”>
ciao! sempre meraviglioso, ti stringo!
Che sia di sorrisi e felicità …Lia
Queste è davvero bellissima…
Sono testarda, è vero, ma quando ho torto so ammetterlo e, come vedi lo faccio pubblicamente, evitando di pontificare, come il mio solito. Devi convenire con me, che nonostante io sia certosina e meticolosa, ho tralasciato per un attimo proprio un particolare, che non avrebbe lasciato dubbi all’interpretazione del pezzo.E mi riferisco a quel verbo ” cola”, unitamente allo sguardo di meraviglia che accompagna il momento di stupore. Non sempre si può leggere dell’erotismo e della sensualità in parole e termini che stimolano la percezione sensoriale, ma, proseguendo nella lettura, ove quel dormire ai tuoi piedi, dopo essersi ritrovati, può appartenere solo ad un animale, la cui sensibilità non è paragonabile a nessun essere umano. Ti passo il frustino di nervo di bue…ma non per un gioco sadomaso, piuttosto per mondare il peccato di presunzione di cui mi son macchiata.Bastano dieci scudisciate???
Pietà …
🙂
Carmen
Non so perché, ma questo luogo mi cattura, non m’importa neanche conoscerne la ragione celata, ma so che accade…